Cassazione Civile, Sez. Lav., 18 settembre 2019, n. 23298 - Natura professionale delle malattie del lavoratore marittimo addetto alla navigazione

In adesione alle conclusioni dell'ausiliare officiato in sede di gravame, deve escludersi la natura professionale delle malattie denunciate, alcune non tabellate ed altre, pur tabellate (patologia respiratoria e ipoacusia), non qualificabili come tabellate per non avere il lavoratore svolto la prestazione lavorativa in ambiente polveroso e chiuso in modo continuativo e per non essere risultata certificata un'esposizione personale quotidiana; inoltre, quanto alla denunciata broncopneumopatia cronica ostruttiva, la correlazione causale era di mera probabilità, occorrendo l'elevata probabilità; per il diabete mellito appariva evidente la componente genetica (soffrendo della stessa malattia la madre e la sorella del lavoratore); il quadro morboso esofago-gastrico era da ascriversi al fumo di sigarette e al diabete mellito; il quadro infettivo epatico non era evoluto verso alcuna forma cronica; dal quadro cervicodiscoartrosico cervicale non emergevano elementi tali da ricondurne l'eziopatogenesi all’attività svolta, pur non essendo ricavabile, dall'istruttoria espletata, l’esposizione al rischio della movimentazione manuale del carichi; quanto al disturbo depressivo-endoreattivo di grado medio non era ravvisabile costrittività organizzativa; infine, relativamente alla ipoacusia percettiva bilaterale non risultavano rilievi documentali idonei a far presumere, in via analogica, la concreta esposizione al rischio da rumore otolesivo in ambiente lavorativo, per essere i primi accertamenti indicativi di ipoacusia risalenti ad epoca successiva (circa due anni e mezzo) alla conclusione del periodo di navigazione e non potevano supplire a tale carenza le generiche e valutative affermazioni rese dai testimoni.